I cibi non sono
solo molecole chimiche , ma sono anche caratterizzati
da informazioni elettromagnetiche.
Nei cibi non
“manipolati” e quindi naturali, tali informazioni nutrono e caricano il nostro
livello energetico; invece nei cibi “super-processati” ( si possono ancora chiamare cibi?), è facile che si crei una reazione dell’organismo
ad un messaggio elettromagnetico e
biochimico anomalo e tossico, con conseguenze che , disturbando i
processi metabolici-neuroendocrini ed immunologici, portano a
sintomi sia fisici che
psico-emotivi , indotti dall’assunzione
del “cibo” stesso.
A differenza dell’allergia, in cui la reazione si manifesta
a breve distanza dall’assunzione del cibo incriminato ( è quindi più facilmente
identificabile ), gli effetti degli
alimenti intollerati, accadono dopo
giorni dall’assorbimento , in
maniera subdola e difficilmente si puo’
ricondurre il sintomo all’ingestione della sostanza che lo crea.
Anzi, paradossalmente
l’intolleranza comporta una
reazione di dipendenza quasi compulsiva per cui la persona si sente spinta ad
assumere quel cibo perché ha delle
sensazioni di benessere dopo l’ingestione.
I cibi più frequentemente assunti potrebbero essere quelli
più responsabili dei disturbi di intolleranza.
Meno facilmente si
rinuncia ad un cibo, più facilmente quello potrebbe essere il cibo intollerato.
I sintomi di intolleranza
alimentare sono moltissimi, vari e possono
investire tutti gli apparati:
dalla cute (eczema, acne, psoriasi ecc.), all’app. digerente
(coliti, gastriti, ulcere,ecc.), app. osteo-artro-muscolare
(osteo-artriti,malattie reumatiche,ecc.), ma anche malessere generale,
meteorismo, celalea, sovrappeso, obesità,
insonnia, mancanza di concentrazione
e memoria, fino all’ansia, depressione , attacchi di panico.
Con
il test diagnostico di tipo bioenergetico (elettroagopuntura di Voll e/o
test di biorisonanza con il tensore Birec) si può ottenere
l’individuazione di tali sostanze e anche l’annullamento delle informazioni
elettromagnetiche disturbanti utilizzando il
protocollo BICOM ed eseguendo una terapia di biorisonanza adeguata.
Al contempo , deve anche essere sospeso dalla dieta , l’alimento o gli alimenti
non tollerati per favorire la terapia di regolazione biologica.
Il
risultato sarà la risoluzione dei disturbi che i cibi intollerati provocavano
ed una maggiore libertà nella possibilità di poterli eventualmente reintrodurre
nella dieta e con modalità più
compatibili al benessere riguardo la quantità , la qualità (freschezza e
biologicità), la frequenza e l’ora di
assunzione (cronodieta) e la combinazione con altri alimenti.